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IL MIO PRIMO GPG - PREMIATI GLI ELABORATI DI EMANUELE VITALE E RAFFAELE VINTI

04/06/2020 - ROMA - Si è svolta ieri sera, a conclusione dei festeggiamenti per i 111 anni di vita della Federazione Italiana Scherma, la cerimonia di premiazione dell'iniziativa "Il mio primo GPG" promossa da FederScherma e Kinder "Joy of Moving".

La serata vissuta in streaming su FederSchermaTV e che ha registrato oltre 5mila visualizzazioni live, ha visto la partecipazione del Presidente federale, Giorgio Scarso, del rappresentante per il progetto "Kinder Joy of Moving", Massimo Castiglia e di alcuni dei componenti la giuria che ha valutato gli elaborati: il vicepresidente federale e rappresentante degli atleti in seno al Consiglio federale, Giampiero Pastore, la Presidente della Commissione Atleti, Irene Vecchi, la componente della Commissione Propaganda, Silvana Esposito ed il giornalista della redazione di FederschermaTV, Luca Magni.

La giuria, composta anche dal giornalista del Corriere della Sera, Flavio Vanetti e dalla plurititolata e oggi consigliere federale in quota atleti, Valentina Vezzali, ha valutato tutti e 108 gli elaborati che hanno partecipato all'iniziativa, esprimendo per ciascuno una valutazione da 1 a 10.

A festeggiare il successo, avendo ricevuto la valutazione maggiore, sono stati Emanuele Vitale (Club Scherma Chivasso) per la categoria under14 e Raffaele Vinti (Discobolo Sciacca) per la categoria over14.

A partecipare alla serata sono stati anche gli autori degli elaborati giunti sul podio. Per la categoria under14 sono state valutati in maniera eccellente gli elaborati di Elena Picchi (Fides Livorno) e di Viola Salutari (Club Scherma Roma), mentre nella categoria over14 a comporre il podio virtuale sono stati Jhonathan Volpi (Club Scherma Foligno) e Martina Ascenzi (Fanum Fortunae Scherma).

Nel corso della diretta streaming, durante la quale tutti e sei gli elaborati finalisti sono stati letti dai rispettivi autori, il Presidente federale, Giorgio Scarso, nel ribadire l'apprezzamento per l'iniziativa e nel ringraziare quanti vi hanno partecipato, ha anticipato l'intenzione della Federazione Italiana Scherma di pubblicare un volume che conterrà tutti gli elaborati redatti in occasione de "Il mio primo GPG".

Di seguito i testi degli elaborati vincitori:

CATEGORIA UNDER14
IL MIO PRIMO GPG - Emanuele Vitale (Club Scherma Chivasso)

Il mio primo GPG non lo scorderò mai.
Era il 16 maggio del 2019, la prima gara importante della mia vita. Chi meglio del mio corpo può raccontare quelle sensazioni?
Il mio cuore, che pensava a questo evento da mesi, e che batteva forte ogni volta che immaginava di essere su quella pedana a Riccione.
Le mie gambe, che tremavano ogni volta che ci pensavo e ancora di più durante l’inno nazionale all’inizio della gara, perché tutto intorno a me mi rendeva orgoglioso di essere italiano e di praticare la scherma.
I miei occhi, che hanno fatto il loro dovere, hanno messo da parte tutto ciò che hanno visto, per conservarlo per sempre nella mia mente.
Le mie orecchie, che hanno percepito ogni voce amica intorno a me, come quella dei miei istruttori, dei miei genitori e nonni, che mi hanno aiutato a vincere l’emozione.
La mia mente, che ha cercato di fare quello che era il suo compito, ricordare tutti gli insegnamenti ricevuti in palestra, concentrarsi sul mio avversario e ricordarmi ad ogni assalto le parole più belle che io abbia mai ascoltato per la scherma, cioè quelle di Bebe Vio: “Ho capito che mi stava piacendo molto di più la scherma in carrozzina rispetto a quella in piedi. Nella scherma in piedi se hai paura puoi scappare in fondo alla pedana, da seduta invece sei lì bloccata. Non puoi scappare. Non puoi avere paura”
E come lei non ho avuto paura. Sono uscito alla prima diretta, ma nel mio cuore è come se avessi vinto, e la mia squadra, il Club Scherma Chivasso ha vinto con me.

CATEGORIA OVER14
IL MIO PRIMO GPG - Raffaele Vinti (Discobolo Sciacca)

28 aprile 2016.
Un me stesso undicenne trova la scherma.
Pantalone bianco ascellare modello palombaro, con scritta “Italia”, lungo da busto a piede.
Tutto è grande o, forse ripensandoci, sono io troppo basso.
Ricordo la gioia ma più forte e bellissima, quella sorprendente, sensazione di avvolgente paura.
Papà mi guarda ed ad un orecchio mi sussurra: “scappiamo? Siamo in tempo”. Ma io volevo essere, orgogliosamente, un moschettiere. Non sarei mai potuto scappare.
Persone tantissime, pedane da non poterle contare… passione a chili (la sento, la vedo!).
Inizia la gara, capisco poco ed il mio Maestro ne approfitta, tenendomi lontano dai tabelloni.
Un ultimo assalto e mi ritrovo al controllo delle armi.
Di quel momento, conservo un video ed un ricordo di me, nanetto, che sente di trovarsi lì per caso, non perché più bravo ma semplicemente perché più fortunato.
Siamo in quattro.
La pedana sembra un palco ed il timore lo stesso di quello che si prova ad una prima.
Adesso, sono in finale ma perdo…meritatamente direi!
Oggi, di quel 28 aprile, mi porto nel cuore il caldo ricordo di un lungo abbraccio con chi quella gara la vinse.
Quel giorno, ad appena 11 anni, ho scoperto la forza trainante della passione, il rispetto del merito e la magia che solo la volontà può realizzare".

Fonte Federscherma.


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